Anticipo TFS quota 100

A causa della recente normativa, per un dipendente pubblico che va in pensione con la quota 100 l’attesa per l’ottenimento del TFS può essere davvero lunga, senza considerare che verrà proporzionata e non erogata in un’unica soluzione. Ecco perché spesso si sceglie di chiedere un anticipo del TFS. Ma come funziona?

Cos’è il TFS e come si calcola?

Il TFS, o Trattamento di Fine Servizio, è un importo dovuto al dipendente pubblico come indennità per la cessata attività lavorativa. In particolare, il TFS spetta a tutti coloro che hanno firmato un contratto a tempo indeterminato prima del 2001. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2001, il TFS è stato sostituito dal TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, che spetta a chiunque abbia un contratto a tempo indeterminato (sia nel pubblico che nel privato).

Il TFS si basa sull’ultima retribuzione (annua) che il dipendente pubblico ha percepito, e il calcolo viene fatto moltiplicando un dodicesimo dell’80% di tale retribuzione per gli anni di servizio.

Anticipo del TFS: perché fare richiesta e come funziona

I dipendenti pubblici che accedono alla pensione con la quota 100, possono scegliere di procedere con la normale liquidazione oppure fare richiesta di anticipo del TFS.

Perché fare richiesta di anticipo del TFS?

Per coloro che decidono di andare in pensione con la quota 100, la liquidazione del TFS può avvenire in tempi più o meno lunghi: 12 mesi dopo il sopraggiungere dell’età di pensionamento per vecchiaia, oppure 24 mesi dopo il raggiungimento prospettico dei contributi (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini). In più vanno aggiunti circa 90 giorni che l’INPS impiega per gestire la pratica.

Proprio per questa lunga attesa, spesso, chi sceglie di andare in pensione con la quota 100, opta per la richiesta di anticipo del TFS.

Come funziona l’anticipo del TFS?

Se si desidera chiedere l’anticipo del TFS, è bene sapere che si dovrà fare richiesta di finanziamento e che non sempre questa viene accettata. Detto ciò, le tipologie di finanziamento sono due: a tasso ordinario o a tasso agevolato.

Il finanziamento a tasso ordinario è più caro in termini di costi, ma è più rapido e può erogare fino al 100% del TFS. Inoltre difficilmente viene respinto, anche in caso di precedenti problemi fiscali. Va da sé che il finanziamento per l’anticipo del TFS a tasso agevolato avrà il vantaggio di costare meno, ma, per contro, sarà più difficile da ottenere. Infatti, quest’ultimo, è subordinato al rilascio di un fondo di garanzia da parte dello Stato che, in caso di segnalazione negativa alla Centrale Rischi, non viene concesso. Inoltre, per ottenere il finanziamento a tasso agevolato i tempi saranno più lunghi e la cifra massima fruibile sarà di 45.000€.

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