Mutuo sulla casa: conviene il fisso o il variabile?

Stai acquistando la tua prima casa e devi accendere un mutuo? Devi ristrutturare una casa ereditata, ma non hai abbastanza liquidità per coprire tutte le spese? Qual è, ad oggi, il mutuo sulla casa più conveniente tra fisso e variabile?

Cos’è il mutuo?

Il mutuo, a differenza di un prestito personale o di una cessione del quinto, è un finanziamento a medio-lungo termine, poiché dura dai 5 ai 30 anni (ma può arrivare anche a 40). Il soggetto che fa richiesta di mutuo sulla casa riceve l’intera somma in un’unica soluzione e poi la restituisce con rate mensili che possono essere variabili o fisse (costanti) a seconda del tipo di tasso che si sceglie. Il mutuo è detto ipotecario poiché a garanzia c’è un bene reale, che può essere la casa che si sta acquistando/ristrutturando o un altro immobile.

Mutuo sulla casa a tasso fisso

Il mutuo sulla casa può essere a tasso fisso, ma cosa significa? Significa che il tasso di interesse rimane costante per la durata del piano di ammortamento. In sostanza, una volta stipulato il contratto, la rata decisa non varierà nel tempo, ma sarà costante, mese dopo mese, anno dopo anno. Non solo. Anche l’ammontare della cifra finale da restituire sarà chiaro e definitivo, poiché, essendo a tasso fisso, si può definire anticipatamente la somma degli interessi da aggiungere al capitale richiesto.

Il tasso di interesse che viene applicato al mutuo sulla casa si può determinare dalla somma dello spread e l’indice di riferimento (Eurins).

Mutuo sulla casa a tasso variabile

Il mutuo sulla casa può esser anche a tasso variabile. In questo caso la rata mensile sarà condizionata da un tasso di interesse variabile, ovvero che oscilla nel tempo sulla base dell’andamento del mercato finanziario. In particolare, se l’Euribor (indice finanziario di riferimento) sale, anche il tasso sale, e viceversa se l’indice scende, il tasso scende.

Qual è la soluzione ideale in caso di acquisto o ristrutturazione di una casa?

Il mutuo a tasso variabile è vantaggioso nel breve periodo, poiché solitamente il tasso è più basso rispetto a quello fisso, quindi risulta conveniente se il piano di ammortamento non è a lungo termine.

Se invece il piano di ammortamento del mutuo sulla casa è decisamente lungo, il tasso fisso è la scelta migliore. Infatti, per quanto possa essere più alto in fase iniziale, il soggetto richiedente è consapevole della cifra che dovrà pagare mensilmente e, soprattutto, dell’ammontare della cifra finale (costituita da capitale richiesto più gli interessi accumulati).

Sul lungo periodo, infatti, non potendo prevedere le oscillazioni del mercato finanziario, un mutuo sulla casa a tasso variabile potrebbe pesare notevolmente sulla rata mensile in alcuni periodi, quindi si consiglia solo a soggetti che hanno la capacità economica per garantire un pagamento regolare anche in caso di forti risalite.

Spesso ogni casistica è differente, per questo non perdere l'occasione di chiedere senza impegno ai nostri esperti!

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