Cessione del quinto per i dipendenti privati: quali possono accedere?

La cessione del quinto è una tipologia di prestito che prevede la trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Ha una serie di vantaggi e può essere concesso a dipendenti statali, pubblici o privati, nonché ai pensionati. Ma come funziona la cessione del quinto per i dipendenti privati? Quali sono i requisiti e cosa dice la normativa in merito?

Cosa significa cessione del quinto e chi può richiederla?

La cessione del quinto, come già anticipato, è un particolare tipo di prestito, garantito, a trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione (il nome deriva proprio dal fatto che si “cede fino a un quinto dello stipendio”). Può essere fatta da lavoratori, purché maggiorenni, che siano essi dipendenti pubblici, statali o privati assunti con regolare contratto o da pensionati che non abbiano superato gli 85 anni (leggi l’articolo dedicato alla richiesta cessione del quinto). La richiesta può inoltre essere fatta dai cittadini stranieri, dai cosiddetti cattivi pagatori e dalle persone che hanno subito un pignoramento. Ma non solo. Anche coloro che hanno fatto richiesta di altri finanziamenti o chi è stato segnalato in CRIF può ottenere questo tipo di prestito.

Cessione del quinto per i dipendenti privati: la normativa

La normativa che riguarda la cessione del quinto risale al D.P.R. del 5 gennaio 1950 n. 180 aggiornata con la legge del 14 maggio 2005 n.80.

Questo particolare tipo di finanziamento, nella prima versione (1950) era concesso solo ai dipendenti statali o pubblici, ma grazie alla legge 80/2005 sono stati inclusi anche i pensionati e i dipendenti privati (ne abbiamo parlato in questo articolo).

La cessione del quinto per i dipendenti privati funziona esattamente come per quelli pubblici e statali: viene trattenuta una parte dello stipendio al netto delle ritenute (non oltre la quinta parte del salario mensile). Per quanto riguarda i requisiti, il lavoratore deve aver compiuto 18 anni e deve aver firmato un contratto a tempo indeterminato. Il rimborso, che avviene tramite trattenuta da parte del datore di lavoro sulla busta paga, può essere effettuato per un massimo di 10 anni (120 mesi) e non necessita di garanzie (è sufficiente il TFR) se non un’assicurazione rischio vita e/o impiego.

In particolare, viene concessa la cessione del quinto per i dipendenti privati di società di capitali (S.r.l. o S.p.a.) o di Cooperative con almeno 16 dipendenti.

Solo per i dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato?

Anche se la normativa prevede un contratto a tempo indeterminato, è possibile fare una richiesta di cessione del quinto per i dipendenti privati con contratto a tempo determinato a patto che il rimborso venga estinto entro la fine del contratto.

Spesso ogni casistica è differente, per questo non perdere l'occasione di chiedere senza impegno ai nostri esperti!

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