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Cessione del quinto Prestito Personale

Scegliere la cessione del quinto: cosa valutare?

Sono diversi i motivi che ci spingono a richiedere un prestito o finanziamento, dall’acquisto di un’automobile alla ristrutturazione di una casa, o semplicemente per affrontare le spese di un imminente matrimonio. Sono diverse anche le tipologie di prestito o finanziamento richiedibili. Tra le altre si può decidere di scegliere la cessione del quinto. Ma prima di prendere una decisione cosa dobbiamo valutare?

Cessione del credito: è il finanziamento che fa per me?

La prima domanda da porsi prima di scegliere la cessione del quinto come forma di finanziamento è se fa o meno per noi. La risposta è sì, se:

  • Desideriamo un finanziamento non finalizzato (ovvero per cui non è necessario fornire una motivazione quando si fa richiesta);
  • Abbiamo un contratto (meglio se a tempo indeterminato) come lavoratore dipendente (pubblico, statale o privato);
  • Abbiamo una pensione;
  • Siamo residenti in Italia e abbiamo compiuto 18 anni.

Scegliere la cessione del quinto: come funziona?

Prima di scegliere la cessione del quinto dobbiamo sapere che questa forma di finanziamento ha diversi vantaggi come:

  • La possibilità di richiedere fino a 75mila euro,
  • la possibilità di saldare il debito per un minimo di 24 e un massimo di 120 mesi,
  • è facile e veloce da richiedere,
  • è richiedibile anche da parte di cattivi pagatori
  • non necessita di garanzie accessorie o garanti

Allo stesso tempo, ha dei vincoli come:

  • la stipula di una polizza rischio vita e rischio impiego
  • la necessità di fornire, come garanzia, il TFR (per lavoratori dipendenti privati)
  • limiti di tempo e di credito se si è lavoratori a tempo determinato

A cosa fare attenzione quando si sceglie la cessione del quinto?

Quando si è in procinto di scegliere la cessione del quinto, bisogna fare attenzione ad alcuni importanti aspetti.

  1. Attenzione all’ente che eroga il credito

Esistono degli albi su cui si può verificare se il soggetto a cui richiediamo il credito è o meno iscritto. Per quanto riguarda le banche e le finanziarie, gli albi si trovano sul sito di Banca d’Italia; mediatori e agenti in attività finanziaria invece si trovano sul sito OAM.

Attenzione ai documenti e ai messaggi pubblicitari di prestito: devono riportare il numero di iscrizione del soggetto agli albi.

  • Attenzione a tassi e spese accessorie

Per valutare se un’offerta è conveniente, bisogna conoscere il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Quest’ultimo, per legge, deve includere tutte le spese: assicurative (anche se obbligatorie), di mediazione, interessi ecc. Si tratta di un valore espresso in percentuale. Si consiglia di fare attenzione al TAEG perché spesso le spese non sono comunicate correttamente, quindi è importante sempre verificare il costo effettivo della cessione de quinto. 

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Rinegoziazione della Cessione del quinto: perché e come fare

La Cessione del quinto è un’ottima soluzione per lavoratori dipendenti (statali, pubblici o privati) e pensionati che desiderano un credito non finalizzato e senza garanzie accessorie o garanti. Ma cosa succede se la liquidità richiesta non basta? È possibile la rinegoziazione della Cessione del quinto?

Rinegoziazione della Cessione del quinto: perché farla?

Come già anticipato, il motivo per cui il soggetto richiedente sceglie di fare una rinegoziazione della Cessione del quinto è sostanzialmente la necessità di ulteriore denaro. La somma richiesta inizialmente, evidentemente, non è sufficiente, visti anche gli aumenti dei costi in tutti i settori. Ecco perché è possibile che la cifra pattuita alla firma del contratto non basta più. Oppure semplicemente si può rinegoziare al fine di allungare il piano di ammortamento al fine di ridurre la rata mensile.

Ma cosa significa rinegoziare?

La rinegoziazione della Cessione del Quinto è l’operazione attraverso cui si richiede di modificare il credito necessario, aumentandolo se si ha necessità di maggiore liquidità. Ma come funziona? Per ottenere più liquidità senza incidere troppo sullo stipendio (o sulla pensione) si potrà dilatare nel tempo il piano di ammortamento. Questo perché, per legge, con la Cessione del quinto non si può trattenere più del 20% del denaro percepito mensilmente.

È sempre possibile rinegoziare?

La rinegoziazione della Cessione del quinto è sempre possibile, secondo il Decreto Legislativo 141 del 2010. In particolare con un piano di ammortamento di 10 anni la rinegoziazione è possibile dopo i primi 4 anni di rimborso. Con un piano a 5 anni o meno, si può rinegoziare se è stato restituito almeno il 40% del credito richiesto. Attenzione, si può fare richiesta anche presso società finanziarie diverse da quella che ha inizialmente erogato il prestito. L’unica clausola è quella di non avere altri finanziamenti o prestiti che incidono sul reddito.

Come fare la rinegoziazione della Cessione del quinto?

Per fare la rinegoziazione della Cessione del quinto sono necessari i seguenti documenti:

  • carta di d’identità e codice fiscale
  • L’ultima busta paga o cedolino pensione e CU
  • Il CUD (Certificato Unico Dipendente) dell’anno precedente a quello in cui si fa la richiesta di rinnovo.
  • Documentazione completa del primo finanziamento

Dopo aver consegnato i documenti necessari, è prevista l’estinzione del primo prestito con Cessione del Quinto, quindi la riformulazione del nuovo piano di rientro (con il nuovo calcolo degli interessi). Se il contratto viene accettato, si dovranno attendere dalle 2 alle 4 settimane affinché venga attivato.