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Cessione del quinto Prestito Personale

Finanziamenti e garanzie: differenza tra prestito personale e cessione del quinto

Cessione del quinto e prestito personale sono due forme di finanziamento non finalizzato ovvero che non sono direttamente legate a un particolare acquisto come potrebbe essere il mutuo per la casa o il finanziamento per un’automobile. Ma quali sono le differenze e come incidono sulla scelta?

Ad ogni finanziamento le sue garanzie

La grossa differenza tra cessione del quinto e prestito personale riguarda le garanzie. Quando parliamo di finanziamenti e garanzie, infatti, dobbiamo fare attenzione a distinguere bene le due tipologie di prestito poiché la differenza che intercorre tra prestito personale e cessione del quinto è tale da fungere da ago della bilancia in fase decisionale.

Finanziamenti e garanzie: la cessione del quinto

Abbiamo già detto in altri articoli che la cessione del quinto è un tipo di finanziamento che prevede la trattenuta diretta della rata da pagare direttamente sullo stipendio o sulla pensione. Proprio per questa sua caratteristica, unica nel suo genere, questo tipo di finanziamento non prevede particolari garanzie se non:

  • Certificato di stipendio* o dichiarazione di quota cedibile per i pensionati
  • Fotocopia della busta paga o del cedolino della pensione
  • L’assicurazione rischio vita e impiego

* sul certificato di stipendio, fornito dall’amministrazione dell’azienda per cui si lavora, si troveranno: la data di assunzione, gli anni di anzianità, il TFR maturato, eventuali trattenute sullo stipendio ecc.

Finanziamenti e garanzie: il prestito personale

Il discorso finanziamenti e garanzie cambia quando si parla di prestito personale. In questo caso, infatti, non solo si dovrà dimostrare di poter sostenere la spesa della rata mensile con un contratto di lavoro (a tempo determinato o indeterminato) e quindi una garanzia di reddito. Se le condizioni non sono ottimali (se la situazione lavorativa non è stabile o la cifra è elevata), sarà necessaria anche la presenza di un garante che, in questo caso, ha la funzione di coobbligato o di un fideiussore in caso di mancato pagamento.

Chi è il fideiussore?

Il fideiussore o garante del finanziamento, è un soggetto, riconosciuto dall’art. 1936 del Codice Civile, che viene chiamato in causa come garante in caso di prestito personale. La fideiussione è una garanzia accessoria e personale. Accessoria significa che è legata a un’obbligazione principale (nel nostro caso l’obbligo di rimborsare un finanziamento) ed ha validità fino a che sarà valida l’obbligazione. Personale perché il fideiussore sarà chiamato a saldare le rate per cui il debitore principale è stato inadempiente. Attenzione, la fideiussione è ereditaria, ovvero in caso di morte del fideiussore, la garanzia passerà automaticamente agli eredi.

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Come scegliere un consulente affidabile per la cessione del quinto

Quando si decide di chiedere un prestito e in particolare quando si opta per la cessione del quinto, bisogna scegliere un consulente affidabile. È infatti molto importante avere una persona fidata e capace di proporci la soluzione ideale per noi. Ma vediamo qual è l’iter per ottenere la migliore cessione del quinto.

Cessione del quinto: la migliore soluzione

La cessione del quinto è una forma di prestito che presenta molti vantaggi, tra cui la facilità, rispetto ad altri, di ottenere della liquidità in breve tempo. Non sono infatti necessarie garanzie particolari e non bisogna giustificare la richiesta, inoltre si può ottenere anche quando si è dei cosiddetti “cattivi pagatori”. Il fatto che sia più accessibile rispetto ad altre forme di finanziamento, però, non deve ingannarci. Infatti, quando si fa una richiesta di cessione del quinto, bisogna trovare la soluzione ideale, tenendo conto di tutti quegli aspetti che incideranno sul portafogli: dalle spese assicurative a quelle istruttorie, per non parlare delle commissioni bancarie, di TAN e TAEG. Ecco perché è importante scegliere un consulente affidabile.

Quali parametri vanno tenuti in considerazione quando si fa una richiesta di cessione del quinto?

Come già anticipato, sono diversi i parametri da tenere in considerazione e che ci condizioneranno quando dovremo scegliere un consulente affidabile. Tra questi sicuramente il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) indice che rappresenta il costo totale del credito comprensivo degli interessi e delle spese accessorie (mediazione, spese bancarie, assicurazione ecc.), è espresso in percentuale del credito concesso ed è su base annua.

Dove si fa richiesta?

La richiesta per la cessione del quinto può essere fatta presso un istituto bancario o finanziario oppure tramite un intermediario del credito. Quando ci si interfaccia direttamente con l’operatore dello sportello bancario, verrà fornito istantaneamente un preventivo sulla base dei dati forniti. Se però si desidera ricevere più preventivi da parte di più enti erogatori al fine di valutare la soluzione ideale, è possibile fare una simulazione online. In questo caso non si avrà a che fare con una persona fisica, ma si dovrà procedere con l’inserimento dei dati al fine di poter produrre un preventivo che potrà poi essere portato avanti oppure salvato per poter essere riaperto successivamente. E il mediatore creditizio?

Come scegliere un consulente affidabile per la cessione del quinto?

Come nel caso di un agente immobiliare per l’acquisto o la vendita di una casa, anche per ottenere una cessione del quinto è importante scegliere un consulente affidabile. In questo caso si parla di mediatore creditizio o promotore creditizio, ed è colui che fa da intermediario tra il cliente e la società che eroga il finanziamento.

Perché fare richiesta a un mediatore?

Come già anticipato, la richiesta di cessione del quinto può essere fatta online, direttamente alla banca o alla società che eroga il prestito, oppure al mediatore creditizio. Ma perché è importante scegliere un mediatore? Ma soprattutto scegliere un consulente affidabile? Perché permette di avere un quadro generale delle migliori offerte sul mercato. Affidarsi a un buon consulente rispetto alla richiesta di prestito online può essere vantaggioso. Perché? Innanzitutto perché ci si interfaccia con una persona fisica, in grado di comprendere al meglio le nostre esigenze, ma anche perché ci permette di ottenere la soluzione ideale facendoci risparmiare tempo e denaro grazie alle convenzioni con gli istituti bancari. 

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Cessione del quinto con finanziamenti in corso

Tra le peculiarità della cessione del quinto, c’è la possibilità di fare richiesta anche se si hanno altri finanziamenti in corso. Non ci sono infatti molte limitazioni per quanto riguarda questo particolare tipo di prestito. Il perché è legato alla nascita, nel lontano 1950, della normativa che regola questo tipo di finanziamento. Lo scopo, infatti, era quello di agevolare i dipendenti pubblici o statali nella richiesta di credito e, allo stesso tempo, fornire una garanzia solida ai creditori. Ecco quindi che nell’Italia del dopoguerra nasce questa forma di prestito semplice ed efficace, basato sulla trattenuta di una parte di stipendio direttamente in busta paga da parte del datore di lavoro. Ma come funziona la cessione del quinto con finanziamenti in corso?

Cessione del quinto: i vantaggi

Quando si ha già un finanziamento è possibile richiederne un altro ma solo a determinate condizioni. Bisognerà dimostrare di essere in grado di pagare entrambe le rate, ma soprattutto non essere indietro col pagamento delle rate del prestito in essere.

Ecco perché spesso si ricorre alla cessione del quinto con finanziamento in corso. Questo particolare tipo di prestito, infatti, essendo trattenuto dalla busta paga o dal cedolino della pensione, non necessita di particolari garanzie, ad eccezione della polizza vita e impiego (ne abbiamo parlato in questo articolo) quindi può essere concesso anche in caso di pignoramenti o di cattivi pagatori.

Si può richiedere una seconda cessione del quinto?

La risposta è sì, si può chiedere la cessione del quinto con finanziamento in corso se quest’ultimo è anch’esso una cessione del quinto. Le forme possibili sono sostanzialmente due: la rinegoziazione del finanziamento in essere oppure la doppia cessione del quinto.

Rinegoziazione o rinnovo della cessione del quinto

Requisito indispensabile per ottenere la rinegoziazione? Devono essere trascorsi i 2/5 del tempo di rimborso del prestito in essere. Ad esempio, se abbiamo fatto richiesta di una cessione del quinto della durata di 5 anni, si potrà fare una seconda richiesta dopo 2 anni. In realtà non si tratta di un vero e proprio nuovo finanziamento ma della rinegoziazione di quello in essere. Ma come funziona? In sostanza il nuovo prestito o “rinnovo della cessione del quinto” servirà in parte per coprire ciò che manca da pagare del prestito precedente. La parte restante, invece, si trasformerà in rate che verranno trattenute dalla busta paga (o dal cedolino della pensione) come di consueto. In sostanza la concessione della cessione del quinto con finanziamento in corso di questo tipo non è altro che un modo per ottenere liquidità allungando i tempi di rimborso.

Doppia cessione del quinto

Questo tipo di cessione del quinto con finanziamento in corso, dove quest’ultimo è anch’esso una cessione del quinto, permette di avere un prestito maggiore in breve tempo. Ma cosa comporta? Doppio finanziamento uguale doppia rata. Ecco quindi che la trattenuta dallo stipendio non sarà più 1/5 ma 2/5, quindi non si tratterà più del 20% del salario mensile ma del 40%.

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Cessione del quinto

Cessione del quinto per i dipendenti privati: quali possono accedere?

La cessione del quinto è una tipologia di prestito che prevede la trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Ha una serie di vantaggi e può essere concesso a dipendenti statali, pubblici o privati, nonché ai pensionati. Ma come funziona la cessione del quinto per i dipendenti privati? Quali sono i requisiti e cosa dice la normativa in merito?

Cosa significa cessione del quinto e chi può richiederla?

La cessione del quinto, come già anticipato, è un particolare tipo di prestito, garantito, a trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione (il nome deriva proprio dal fatto che si “cede fino a un quinto dello stipendio”). Può essere fatta da lavoratori, purché maggiorenni, che siano essi dipendenti pubblici, statali o privati assunti con regolare contratto o da pensionati che non abbiano superato gli 85 anni (leggi l’articolo dedicato alla richiesta cessione del quinto). La richiesta può inoltre essere fatta dai cittadini stranieri, dai cosiddetti cattivi pagatori e dalle persone che hanno subito un pignoramento. Ma non solo. Anche coloro che hanno fatto richiesta di altri finanziamenti o chi è stato segnalato in CRIF può ottenere questo tipo di prestito.

Cessione del quinto per i dipendenti privati: la normativa

La normativa che riguarda la cessione del quinto risale al D.P.R. del 5 gennaio 1950 n. 180 aggiornata con la legge del 14 maggio 2005 n.80.

Questo particolare tipo di finanziamento, nella prima versione (1950) era concesso solo ai dipendenti statali o pubblici, ma grazie alla legge 80/2005 sono stati inclusi anche i pensionati e i dipendenti privati (ne abbiamo parlato in questo articolo).

La cessione del quinto per i dipendenti privati funziona esattamente come per quelli pubblici e statali: viene trattenuta una parte dello stipendio al netto delle ritenute (non oltre la quinta parte del salario mensile). Per quanto riguarda i requisiti, il lavoratore deve aver compiuto 18 anni e deve aver firmato un contratto a tempo indeterminato. Il rimborso, che avviene tramite trattenuta da parte del datore di lavoro sulla busta paga, può essere effettuato per un massimo di 10 anni (120 mesi) e non necessita di garanzie (è sufficiente il TFR) se non un’assicurazione rischio vita e/o impiego.

In particolare, viene concessa la cessione del quinto per i dipendenti privati di società di capitali (S.r.l. o S.p.a.) o di Cooperative con almeno 16 dipendenti.

Solo per i dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato?

Anche se la normativa prevede un contratto a tempo indeterminato, è possibile fare una richiesta di cessione del quinto per i dipendenti privati con contratto a tempo determinato a patto che il rimborso venga estinto entro la fine del contratto.